Il mio nome è Camilla,
troverai il mio lavoro, i viaggi più belli che la vita mi ha dato l’opportunità di conservare nel cuore; quello che più mi piace fare e soprattutto condividere.
Sono nata a Pisa, lì lascio il mio cuore all’età di tredici anni per seguire le orme della mia sorellona: tornare nel paese di origine dei miei, Santopadre. Un piccolo borgo arroccato su roccia situato in Ciociaria (Lazio).
Qui mi lascio coinvolgere dalla mia gente, pur essendo cresciuta a quattrocento chilometri di distanza era casa mia. La gente era la mia gente, i san pietrini i miei san pietrini.
Il macellaio sotto casa, il barbiere soprannominato Zio Tommy, la bottega dei sapori, la cara e vecchia Zia Elvia. Tutte persone che fanno parte del quotidiano, e ahimè delle alzatacce del primo lunedì di vacanze estive.
E’ incredibile come ad ogni ora del giorno si parli ad alta voce ma è così, deve esserlo. E’ qualcosa che caratterizza la mia piazzetta. Senza quegli schiamazzi non sarebbe la stessa cosa.
Oggi,
diciotto Febbraio 2020 sono un po’ cresciuta, non ho più tredici anni ma ventiquattro.
Sono l’ennesima sognatrice Italiana che cerca di portare avanti i sogni nel cassetto del vecchio comodino vicino al letto. Ho studiato lingue al Liceo e mi sono laureata in Graphic Design nel 2018 all’Accademia di Belle Arti di Frosinone anche se non era proprio il percorso che avrei voluto portare a termine. Sarei voluta evadere come ogni studente sogna di fare. Avrei voluto intraprendere la mia strada altrove, lontano da casa.. forse anche solo per poterci tornare volentieri quando più mi andava. Ma così non è successo. Sono rimasta a casa, con la sorellona che tanto “ona” non è e con la mia Mamma.
Mentre mio Papà viveva ancora a Pisa per lavoro, noi crescemmo in tre giorno per giorno. Pur non volendo lo facemmo in fretta, quasi non accorgendoci cosa stavamo lasciando dietro di noi e dove ci stesse portando la vita.
Fino a quando diventammo in due. Due sorelle con la smania di fare tutto ma di non voler fare nulla. Che si vogliono bene, ma si sa, Cancro e Leone è una coppia che scoppia.
No aspetta, non eravamo due ma tre; due donne che ancora non sapevano di esserlo e Babusha, il cane più tenero e bipolare che io conosca.
Arrivò nell’Agosto del 2012, amata fin da subito divenne la mascotte di una casa di sole donne.
Riuscite ad immaginare?
Ben presto il numero tre divenne noioso, dovevamo in qualche modo sfatare il mito del numero perfetto. Amanti dei quattro zampe come se non ci fossero altri esseri sulla terra, un bel giorno di Marzo, quando ancora l’Inverno non era solo un nome di una stagione ma il suo carattere, in mezzo la neve, gelida e candida nel mio paese trovammo una ragazzina talmente carina che ci rubò il cuore e l’anima.
Ben arrivata Olivia, nonché quarta donna di casa.
Muso lungo, orecchie che le facevano da sciarpa, dal manto bianco con qualche macchiolina color miele conquistammo in casa il numero quattro, cinque con il babbo ovviamente.
Da lì per ordine di età eravamo e siamo tuttora:
Arianna, Camilla, Babusha e Olivia.
– Camilla
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